Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”

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Il Museo nacque nel 1953 nel cuore di Milano ed è da allora punto di riferimento culturale per la divulgazione scientifica in Italia e in Europa.
Esso vanta una location tanto suggestiva quanto storica, sorgendo all’interno di un antico chiostro benedettino, diventato poi Monastero Olivetano nel XVI secolo.

L’apertura del sito espositivo ebbe luogo per volere delle Istituzioni (Ministero dell’istruzione, Ministero dei Beni Culturali) e comprendeva in origine una biblioteca accompagnata da sale per congressi.
Nel corso dei decenni la struttura ricettiva si è evoluta, ampliandosi verso via Olona, istituendo l’hangar dedicato al Museo del Volo e la struttura che ospita l’esposizione ferroviaria, portando alla prima visita guidata nel 1970 e poi all’inizio dell’attività divulgativa tramite laboratori nel 1993.

Oggi il Museo comprende diverse aree tematiche, tra cui Materiali, Trasporti, Energia, Comunicazione, Leonardo Arte & Scienza, Nuove Frontiere e Scienze per l’Infanzia, nonché la più grande collezione al mondo di modelli di machine realizzati a partire dai disegni di Leonardo da Vinci.

Oltre 16.000 beni tecnico scientifici e artistici costituiscono le collezioni del Museo.
Raccolte a partire dagli anni 30’ del Novecento sono rappresentative della storia della scienza, della tecnologia e dell’industria italiane dall’Ottocento ai giorni nostri.

La Sala delle Colonne

Il progetto che coinvolge Mitsubishi Electric ha come oggetto la Sala delle Colonne, antica biblioteca del monastero olivetano. Essa è uno spazio di grande fascino che si affaccia su due suggestivi chiostri rinascimentali. L’architettura lineare, scandita dal susseguirsi di archi e colonne, rende questa sala adatta a ospitare allestimenti ed eventi esclusivi.

Essa ospita abitualmente convegni, conferenze e cene con un numero di partecipanti che può arrivare fino a 300 persone su una superficie di 600 metri quadri.

L’impianto di climatizzazione precedentemente esistente a servizio della sala vedeva installato un sistema idronico con unità interne fan-coil alimentate da una pompa di calore acqua-acqua.

La ricerca di una soluzione innovativa, che rispecchi lo spirito del luogo in cui è installata, e la ricerca delle condizioni ottimali per gli ospiti si è riflessa nella scelta impiantistica più appropriata che garantisse innovazione tecnologica, eco sostenibilità e comfort.
Per questo motivo è stata scelta Mitsubishi Electric che ha risposto alle necessità dei servizi energetici primari (riscaldamento e raffrescamento) con i suoi sistemi di climatizzazione più avanzati.
Nello specifico è stata adottata la nuova tecnologia ibrida a flusso di refrigerante variabile HVRF denominata HYBRID City Multi.

HYBRID City Multi

HYBRID City Multi è il primo ed unico sistema al mondo derivato dal sistema R2 a garantire un alto grado di comfort dell’aria con i vantaggi dell’espansione diretta a flusso di refrigerante variabile.

Perché HYBRID VRF

HYBRID City Multi è un sistema a recupero di calore (riscaldamento e raffrescamento simultaneo) che entra a far parte della famiglia City Multi e che adotta per la prima volta acqua per distribuire la potenza termica e frigorifera in ambiente.

Raffreddamento/Riscaldamento simultanei con recupero di calore

Il nuovo HYBRID City Multi è il primo ed unico sistema al mondo a due tubi per raffreddamento e riscaldamento simultaneo con recupero di calore che combina i vantaggi del sistema ad espansione diretta con quelli del sistema tradizionale idronico.
La tecnologia si basa sul sistema a recupero di calore City Multi R2 di Mitsubishi Electric ed è composto da un’unità esterna R2 (o WR2) della serie City Multi, dal nuovo innovativo Distributore Hybrid BC (HBC) che permette di utilizzare gas refrigerante ed acqua come fluidi vettore di calore, nonché da unità interne equipaggiate appositamente con una batteria ad acqua.

Confronto dei punti di collegamento da realizzare nel sistema

Minore concentrazione di GAS R410 nell’edificio

L’utilizzo della distribuzione idronica permette di superare i limiti legati alla stringente normativa (UNI EN 378) sulla concentrazione di gas refrigeranti: questo è possibile grazie al fatto che l’unica porzione di impianto che contiene gas refrigerante è quella che collega l’unità esterna al distributore Hybrid BC Controller.
In questo modo è possibile ottenere una riduzione della carica di refrigerante fino al 45% rispetto ad un sistema VRF tradizionale.

Sistemi a 2 tubi

Rispetto a un sistema tradizionale idronico a 4-tubi, la progettazione e l‘installazione del sistema a 2-tubi sono molto flessibili e semplificate.
Ad esempio, il sistema HYBRID City Multi non ha bisogno di ulteriori pompe, serbatoi o valvole di commutazione.
Il numero sensibilmente minore di punti di collegamento presenti nel sistema a due tubi limita il suo potenziale di perdita, lo rende più sicuro e riduce il bisogno di manutenzione.

I professionisti coinvolti nel progetto

  • Progetto impianti meccanici e direzione lavori: Betaprogetti
  • installatore: SOLCALOR

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