Radio 7

Installato a Radio 7 il primo impianto VRF ibrido in Germania

A Radio 7 a Ulma gli studi radiofonici
ora possono essere raffreddati
e riscaldati contemporaneamente.

Efficienza energetica sopra la media, ottimo comfort per gli utilizzatori mediante regolazione indipendente della temperatura e assenza di refrigerante nei locali utilizzati dalle persone: sono queste le condizioni che l’emittente Radio 7 ha stabilito per il suo nuovo impianto di climatizzazione. Condizioni che sono state tutte soddisfatte dalla tecnologia VRF ibrida. La nuova soluzione di climatizzazione si basa su un sistema a 2 tubi per il raffreddamento e il riscaldamento contemporanei nonché su una funzione di recupero del calore che permette di risparmiare energia. Uno speciale distributore di refrigerante trasmette l’energia dal refrigerante all’acqua e la trasporta ai dispositivi interni.

Radio 7 è una delle tre grandi emittenti locali nel land tedesco del Baden-Württemberg. La radio privata trasmette in un territorio compreso tra il Giura Svevo, il lago di Costanza, la Foresta Nera e l’Algovia, con oltre un milione di ascoltatori al giorno (MA 2014 Radio I). Nelle quattro sedi di Ulma, Aalen, Tuttlingen e Ravensburg 70 dipendenti realizzano i programmi per il pubblico. Con i suoi quattro studi Radio 7 diffonde notizie di attualità e un variegato mix di temi di intrattenimento e musica. Inoltre, la dirigenza ha riconosciuto molto presto l’importanza di Internet e ha sempre sviluppato e ampliato l’offerta su Facebook e YouTube. Attraverso queste piattaforme Radio 7 comunica con gli utenti in modo rapido e diretto.

L’edificio a più piani dell’emittente tanto apprezzata dalla popolazione locale è situato nel centro di Ulma. Al pianterreno si trovano gli uffici della redazione, la direzione dei programmi e gli studi di registrazione e di trasmissione per i conduttori.

La regolazione indipendente della temperatura
negli studi di registrazione e di trasmissione
non solo migliora il comfort, ma consente
anche risparmi di energia e di costi.

I piani superiori sono occupati dall’amministrazione. Gli studi necessitano di climatizzazione a causa del tipo di allestimento interno e del calore generato dalle apparecchiature tecniche. Fino a poco tempo fa questa funzione era svolta da un dispositivo di aerazione centralizzata, la cui termocisterna era alimentata da una classica macchina frigorifera.
“Lo svantaggio del vecchio sistema consisteva nel fatto che tutti gli studi di registrazione potevano essere climatizzati con aria fredda o calda solo mediante l’impianto di aerazione centralizzato. Non era possibile regolare la temperatura in modo indipendente, pertanto in tutti gli studi faceva caldo o freddo.
Con l’impiego del sistema VRF ibrido le cose sono radicalmente migliorate”, commenta un collaboratore di Radio 7.

Tecnologia ibrida: la soluzione sicura
Nella redazione di Radio 7 l’attività ferve 24 ore
su 24 per la preparazione dei programmi di
successo nella regione.

“Va anche aggiunto che il vecchio dispositivo di climatizzazione centralizzata funzionava con il refrigerante R22. Il divieto di utilizzare questa sostanza non permetteva più di eseguire le riparazioni necessarie o importanti lavori di manutenzione”, spiega Tobias Merk, costruttore di impianti di refrigerazione e amministratore delegato di Erwin Merk GmbH di Weißenhorn, che ha coordinato ed eseguito i lavori di ammodernamento. Pertanto non era più possibile rimandare la sostituzione del refrigerante R22, nocivo per il clima, e occorreva riprogettare completamente la tecnica di climatizzazione migliorando il comfort e la sicurezza. La nuova tecnologia di climatizzazione doveva soddisfare tre condizioni: risparmiare energia, ossia consumare meno energia dei sistemi standard a parità di prestazioni; migliorare il comfort per gli utilizzatori, soprattutto permettendo di regolare la temperatura in modo indipendente in ogni studio di registrazione; evitare la presenza di refrigerante nei locali utilizzati dalle persone.

Attualmente tale soluzione è offerta da una sola azienda sul mercato. Mitsubishi Electric, produttore di tecniche di climatizzazione, ha sviluppato un sistema che unisce i vantaggi di un impianto a espansione diretta e quelli di un impianto idronico. La cosiddetta tecnologia City Multi ibrida permette la circolazione del refrigerante dal dispositivo esterno fino a un distributore, il cosiddetto BC controller ibrido, collocato in un locale tecnico o in un magazzino definito. Qui, per mezzo di scambiatori di calore a piastre appositamente configurati e ottimizzati, l’energia viene trasmessa dal refrigerante all’acqua, che funge da mezzo di trasporto. L’acqua condizionata viene condotta dal distributore ai dispositivi interni, in modo tale che all’interno dell’edificio, sia nelle stanze sia nei corridoi, non sia più necessaria la presenza di refrigerante nelle tubazioni e nei climatizzatori.

La progettazione e la realizzazione del nuovo impianto di climatizzazione sono particolarmente semplici, poiché i componenti idraulici del produttore sono tutti compatibili tra loro. Il sistema VRF ibrido è dotato di due sole condutture e consente un montaggio più facile e un funzionamento più sicuro di un impianto a 3 tubi o di un sistema ad acqua refrigerata con 4 tubi. Inoltre non occorrono ulteriori pompe, serbatoi o valvole invertitrici. Le tubazioni possono avere grosso modo le stesse dimensioni di quelle dei tradizionali sistemi VRF. Il grande vantaggio nel mantenere separati refrigerante e acqua circolante per mezzo dello scambiatore di calore all’interno del distributore consiste nel fatto che, in caso di ulteriori inasprimenti delle direttive UE sull’uso di refrigeranti, è possibile continuare a utilizzare tutti i componenti come dispositivi interni, tubazioni e tecnica di regolazione senza rinunciare alla sicurezza del funzionamento, al comfort e all’efficienza energetica.

Facilità di progettazione grazie alla compatibilità dei componenti
Tubazioni, canali di aerazione e i
necessari collegamenti elettrici
trovano sempre spazio a sufficienza
nel controsoffitto grazie alle
dimensioni compatte delle
unità interne canalizzate.

Grazie a questa tecnologia è possibile realizzare impianti completi per il riscaldamento, il raffreddamento e l’approvvigionamento di acqua calda sulla base di fonti energetiche rinnovabili in un sistema con una potenza di raffreddamento compresa tra 22,0 e 28,0 kW e una potenza di riscaldamento compresa tra 25,0 e 31,5 kW. Il compressore inverter nel dispositivo esterno viene regolato praticamente in continuo rendendo disponibile solo la potenza effettivamente necessaria nell’edificio. Lo stesso accade per le pompe inverter nel BC controller ibrido, che adeguano la quantità d’acqua in circolazione in base alla potenza necessaria. Ciò elimina la necessità di un sistema con serbatoi di riserva e invia ai dispositivi terminali collegati la quantità di energia necessaria.

Il sistema di Radio 7 è stato configurato con un dispositivo esterno della serie R2, un BC controller ibrido (distributore) con otto attacchi e otto unità interne canalizzate. All’esterno è stato installato un dispositivo di tipo PURY-EP200YLM-A con una potenza di raffreddamento di 22,4 kW e una potenza di riscaldamento di 25,0 kW, particolarmente apprezzato per l’elevato indice di efficienza, che nel funzionamento a freddo (SEER) è pari a 6,24 considerando i criteri di misurazione stagionali. Il dispositivo è stato collocato nei locali caldaia in sostituzione della vecchia macchina frigorifera, che funzionava con il refrigerante antiecologico R22. “È stato scelto questo collocamento perché gli spazi all’esterno sono molto limitati. In linea di massima i dispositivi di climatizzazione esterni possono essere collocati anche all’interno dell’edificio, purché si implementino le necessarie misure di aerazione”, spiega Merk. Nel locale seminterrato di Radio 7 l’aria affluisce attraverso un camino in disuso e fuoriesce attraverso un canale di aerazione installato appositamente.

Comfort personalizzato con recupero di calore
Il dispositivo esterno City Multi ibrido
può essere collocato anche all’interno.
L’aerazione è resa possibile da una vecchia
canna fumaria e da un apposito canale.

Le unità interne canalizzate condizionano l’aria che affluisce agli studi di registrazione. Sono state collocate nel controsoffitto del corridoio e sono facilmente raggiungibili per i lavori di manutenzione. Le unità raffreddano o riscaldano a piacere il rispettivo studio attraverso una griglia di ventilazione compatta. La regolazione avviene mediante un telecomando a cavo di tipo PAR 31 MAA, con il quale il conduttore o la conduttrice di turno può variare la temperatura a piacimento, in base alle esigenze. Qui risiede il grande vantaggio del sistema R2.
Ogni dispositivo interno può funzionare in modo indipendente per riscaldare o raffreddare l’ambiente. Il calore sottratto alle stanze da rinfrescare viene utilizzato per innalzare la temperatura nelle stanze da riscaldare. Non si generano pertanto sprechi di calore nell’ambiente attraverso le apparecchiature esterne, ma tutta l’energia rimane all’interno del sistema chiuso.

Grazie alla grande quantità di calore recuperato, il rendimento complessivo del sistema R2 è superiore a quello dei sistemi convenzionali e può essere ulteriormente aumentato realizzando una climatizzazione completa nonché una tecnica di impianto e di regolazione ottimizzata. La superiorità del rendimento è del 30-40% circa rispetto ai tradizionali sistemi senza recupero di calore. Se gli elevati risparmi possono senz’altro interessare la società di gestione, tra i collaboratori prevale la soddisfazione per il comfort guadagnato. “È molto piacevole poter decidere quale temperatura impostare nel proprio studio, per svolgere al meglio il proprio lavoro risparmiando energia nel contempo”, commenta il direttore dei programmi Mike Wagner.

Conclusioni
Il cuore della nuova tecnologia è il BC controller
ibrido, in cui l’energia termica del refrigerante
viene trasmessa all’acqua e distribuita
nell’edificio in base alle esigenze.

A Radio 7, nella città di Ulma, gli studi di trasmissione e di registrazione vengono climatizzati a causa dell’allestimento interno e del calore generato dalle apparecchiature tecniche. In precedenza questa funzione era svolta da un dispositivo di aerazione centralizzata e da una macchina frigorifera ancora funzionante con il refrigerante R22, non più disponibile in commercio. Lo svantaggio del vecchio sistema risiedeva nel fatto che tutti i locali venivano climatizzati allo stesso modo con aria fredda o calda. Per questo la gestione ha deciso di investire in un nuovo impianto in grado di soddisfare tre esigenze: la nuova tecnologia di climatizzazione doveva risparmiare energia, offrire più comfort agli utilizzatori e non impiegare refrigerante nei locali utilizzati dalle persone.

Il nuovo sistema VRF ibrido unisce i vantaggi di un sistema a espansione diretta a quelli di un sistema idronico senza rinunciare alla sicurezza nel funzionamento, al comfort e all’efficienza energetica. La tecnologia si basa sul sistema a pompa di calore VRF R2 di Mitsubishi Electric e consiste di un dispositivo R2 esterno della serie City Multi, del nuovo BC controller ibrido, che consente il collegamento tra refrigerante e acqua come vettore termico, nonché dei dispositivi interni, provvisti di una speciale batteria ad acqua. La maggiore efficienza energetica che si ottiene attraverso il recupero di calore consente di risparmiare fino al 40% rispetto a un sistema ad acqua refrigerata.